Palazzo Zoia è uno dei più notevoli esemplari di architettura gotica del XIV secolo in Asti.
L’immobile è quanto resta di un “consortium” abitativo medievale e deriva dall'accorpamento di alcuni edifici duecenteschi a base quadrata. Il suo assetto originario era costituito da fabbricati disposti lungo il perimetro dell’isolato e da ampi giardini racchiusi entro cortine murarie. Nel 1577 l'edificio passò alla famiglia Zoia, in particolare a Bonifacio, dottore in medicina, il quale fece costruire una loggia a doppio ordine di arcate sostenute da colonne che ne recano sui capitelli le iniziali, BO-ZO.

L’ultima ristrutturazione attuata ha portato alla realizzazione di cinque unità abitative di grande superficie, due al piano primo e tre al secondo, da destinarsi a soggiorni di breve termine. Tale scelta progettuale è stata dettata dalla volontà di valorizzare al massimo i pregi della struttura, preservandone la continuità degli ambienti e mettendo in risalto gli splendidi soffitti in legno a cassettoni, così come gli affreschi alle pareti.